2010-03-15

Don Rosa gennaio 2008, parte 3

This is a translation into Italian of part 3 of my January 2008 interview with Don Rosa. I am grateful to Paperinika for the translation.

Questa è una traduzione in italiano del terzo episodio della mia intervista a Don Rosa del gennaio 2008. Sono grato a Paperinika per la traduzione.

Il testo introduttivo qui sotto è stato scritto nel settembre 2008.


È passato qualche altro mese e rieccomi finalmente con un nuovo spezzone dell'intervista a Don Rosa del gennaio 2008. Nel frattempo sto accumulando molto altro materiale audio da pubblicare in questo podcast: sono andato a trovare Don ancora una volta a giugno [2008] e abbiamo dedicato diverse ore a interviste, al punto che come ha detto in seguito (che onore!) mi considera il suo biografo ufficiale.

Ho intervistato anche altri autori Disney: Abramo Barosso, che ha ricevuto, insieme al fratello Giampaolo, il Premio Papersera 2008 e Carlo Chendi, un'altra colonna della prima generazione di sceneggiatori Disney italiani. Tutto materiale interessante che apparirà in futuri post. (Tra parentesi, in questo periodo ho intervistato anche il guru del software libero Richard Stallman; ma questo non ha niente a che vedere con i fumetti per cui apparirà altrove.)

Nel frattempo, questa terza parte dell'intervista di gennaio 2008 rivela quanto Don sia sempre stato "uno di noi", vale a dire uno scrupoloso e ossessivo appassionato di fumetti piuttosto che "uno di loro" [uno di quei] distanti autori di fumetti. Questo si riflette in molti aspetti del suo lavoro, dalla sua cura e attenzione al più piccolo dettaglio all'intransigente impulso a non lesinare alcuno sforzo per offrire il meglio agli appassionati come lui, sia nello studiare una sceneggiatura che nel disegnare una scena complessa o nel contribuire ad un volume della Hall of fame.

Personalmente, una delle riflessioni di questa trascrizione con cui mi sento particolarmente in sintonia, e sulla quale ci soffermeremo in seguito nella nostra conversazione, è il renderci conto che noi appassionati ci immergiamo con entusiasmo in tutte queste meta-attività (indicizzare, ricercare, commentare, postare e discutere su Internet, anche intervistando gli autori come sto facendo qui) fondamentalmente per far scaturire nuove opportunità per tornare a rileggere ed apprezzare i fumetti che amiamo. Perciò prendete questo come un invito a tornare a rileggere la vostra storia preferita di Rosa, e a condividere questo piacere con persone della vostra stessa mentalità lasciando un commento a questo post!

Come al solito, potete scaricare l'audio in mp3 o riprodurlo direttamente in questa pagina se il vostro browser supporta l'applicazione flash.

FS: Quindi stavi dicendo che avevi pubblicato la seconda serie del Figlio del sole con un altro direttore editoriale...

DR: Ah, già! Un nuovo direttore editoriale. Mi stavi chiedendo se i primi direttori hanno mai saputo che loro... Pensavo che mi stessi per chiedere cosa continuarono a fare.

No, questa era una disgressione. Mi chiedevo solo se erano a conoscenza del fatto che... [tu sei poi diventato un famoso autore di fumetti]

Non lo so. Per lo meno non me lo hanno mai manifestato, ma... Ad ogni modo il direttore editoriale successivo era interessato ad un giornale generalmente più bilanciato, per cui era disposto a lasciarmi fare sia le vignette impegnate, da editoriale, che le cose divertenti. E questo è quando ho scritto Il figlio del sole. Ricordo di essermi divertito molto! Il tipo che mi aiutò a scrivere questa prima... lasciamo perdere... Ti sto dando più informazioni di quelle che vuoi realmente! L'ho appena sentito tramite email. Avevo perso i contatti con lui e l'ho sentito proprio ieri, mentre tu eri ancora qui, quindi è pensionato ed è alle Hawaii. [Il suo nome è Ron Weinberg.]

Buon per lui!

Già! Quindi questo è quando ho scritto Il figlio del Sole e avrei scritto un'altra storia ma era il mio ultimo semestre al college. Mi sono laureato e sono andato a lavorare nell'azienda di famiglia.

Quindi come fece questo Lancelot a diventare... a rivivere come Capitan Kentucky?

Bene, vediamo. Sono uscito dal college più o meno nel '74 e nel giro di circa un anno, visto che avevo un po' più di tempo libero, ho cominciato a lavorare per queste riviste per appassionati, collezionisti di fumetti, le cosiddette fanzine. La più importante a quei tempi era il Rocket's Blast ComiCollector. La prima cosa che ho fatto è stata contribuire con degli indici. Sono sempre stato un archivista, un indicizzatore, mettevo insieme serie complete, scrivevo relazioni... Ho iniziato mandando indici di collane di albi a fumetti. Una di queste era Uncle Scrooge, una delle prime che ho fatto.

Quindi l'indice includeva quale numero conteneva quale storia, quante pagine erano...

Giusto, e l'autore, che ovviamente per Uncle Scrooge era Carl Barks, ma ho fatto molte altre testate; e poi il numero di pagine...

Quindi, un precursore di quello che l'INDUCKS fa ora elettronicamente.

Sì, ma in quei giorni ero l'unica persona che faceva quel genere di cose. Ero anche, è venuto fuori, bene ci arriverò in un momento... e ho fatto questo forse per un anno e poi la persona che curava la più importante rubrica di domande e risposte nell’ambito del fandom fumettistico, Ray Miller, se ne stava stancando, voleva mollare, per cui ho detto che sarei subentrato io. E questo era ideale! Tutto quello che mi piaceva! Ho rilevato il suo centro di informazioni. Era il Centro di Informazioni, il RBCC Information Center. E lui rispondeva a domande sulla storia degli albi a fumetti. La maggior parte erano albi a fumetti, strisce non molte, la maggior parte albi a fumetti. E io potevo farlo. L'ho sempre ammesso: non che io sia un grande esperto, come voi Italiani, non ho sempre tutto nella mia testa ma ho una collezione immensa, perchè sono proprio un appassionato collezionista. E avevo materiale di tutti i generi. Non collezionavo solo una cosa: collezionavo tutto! A quei tempi non bisognava specializzarsi: tutto era economico. Quindi io ero affascinato da tutti i fumetti, quindi collezionavo tutto! E avevo un buon lavoro...

È una collezione nel senso che li compravi e li leggevi tutti. Sapevi tutto quello che c'era in ciascun albo?

No. Ho cominciato a collezionarli perché mi piacevano quelli che leggevo e mentre collezionavo i vecchi numeri ne leggevo molti, molto ardentemente, come gli EC e altri Disney [che includevano] le vecchie storie di Carl Barks che non avevo ancora mai letto [perchè erano quelle] che mia sorella non aveva, e Superman ecc ecc, molti li leggevo, ma ce n'erano anche molti che non leggevo, che compravo solo perchè mi piacevano le illustrazioni, e il contesto storico e sociale [ciò che implicitamente raccontavano della loro epoca] era proprio molto interessante. [Specialmente] i vecchi fumetti horror...

E per avere la collana completa, ovviamente, come facciamo tutti.

E per avere la collana completa! Era una sfida divertente. Come genere stavo pensando ai fumetti horror. Molti erano buoni, come gli Ace Comics e gli EC Comics, i DC comics; e molti erano puro ciarpame. E non capitava mai che ne comprassi uno per poi non aprirlo nemmeno: guardavo le illustrazioni, guardavo ogni pagina, anche se non lo leggevo perché era veramente pessimo. Ma mi rendevo conto che c’erano dei fumetti brutti e degli altri belli. E che era divertente provare ad accumulare una collezione completa. Non erano preziosi! Ne parlavamo questa mattina. Nessuno li voleva, perchè erano così brutti. Ma mi piacevano le illustrazioni, e le copertine, solo per vedere se potevo costituire una collezione completa di qualcosa che non valeva niente ma era difficile da trovare e occorrevano diligenza e conoscenza e perseveranza, occorreva incontrare altri collezionisti, scambiare informazioni... per cui avevo tutti questi fumetti ma non è che sapessi tutto quello che c'era da sapere su di essi. Ma la bellezza di questa rubrica Centro di Informazioni era [...] quando le persone mi facevano domande che mi facevano tornare indietro a recuperare scatole di fumetti e ad aprirli e a scorrerli pagina per pagina, ad alcuni non avevo mai prestato abbastanza attenzione e imparavo, quando le persone mi chiedevano qualcosa riguardo ai loro fumetti preferiti, li tiravo giù [dagli scaffali] e magari trovavo qualcosa che non avevo notato, e in questo senso era molto piacevole. Mi costringeva ad esplorare ulteriormente la mia collezione di albi a fumetti. In secondo luogo, mi dava l'opportunità di realizzare illustrazioni. Facevo disegnini buffi per illustrare...

Per accompagnare la tua rubrica?

Sì! Mi facevano ad esempio una domanda su Superman, io rispondevo seriamente, voglio dire magari ci scherzavo un po’ su ma davo una risposta diretta, una risposta seria, e poi disegnavo una vignetta comica che magari non aveva niente a che vedere con quello che mi stavano chiedendo, ma era semplicemente buffa. Ed era divertente. Ma qualunque cosa facessi, la espandevo in modo da includerci tutto quello a cui ero interessato. Non lo facevo solo per il bene dell'umanità: volevo anche divertirmi e magari aiutare anche molte altre persone. Avevo espanso la rubrica ad ogni forma di intrattenimento: includevo film e televisione. Quindi rispondevo a qualunque domanda sulla storia dei fumetti, della televisione o dei film perchè ero anche, fin dai miei primi ricordi, un grande appassionato di film e anche un grande fan delle vecchie trasmissioni TV. Avevo un armadio pieno di guide TV, un'altra delle cose che collezionavo. Per cui, grazie alla mia collezione, potevo rispondere a qualunque domanda che chiunque mi avesse fatto. Ora questo era a quei tempi... e a quei tempi io ero la sola persona sulla faccia della Terra che potesse rispondere ad una domanda sulle vecchie trasmissioni televisive. Ero la sola persona che si metteva a compilare l’indice di una serie TV... ci mettevo il titolo di ogni episodio, il regista, lo sceneggiatore, il cast dei personaggi, con i nomi dei personaggi, ogni attore e ogni episodio di uno show televisivo perché non solo facevo attenzione a queste cose, ma le GUIDE TV, le vecchie GUIDE TV degli anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta avevano tutte queste informazioni in ogni numero! In parte perchè non c'erano molte televisioni! Non avevamo 500 canali, avevamo solo 3 reti.

Tu facevi questo negli anni Sessanta e Settanta, vero?

Lo facevo nei primi anni Settanta... ho indicizzato dozzine di show televisivi ed era il solo luogo al mondo [dove si potessere avevre queste informazioni], letteralmente, a meno che non si andasse a Los Angeles e si riuscisse ad accedere agli archivi delle compagnie produttrici dove potevano esserci scritte tutte queste cose, ma pubblicamente nessuno faceva una cosa del genere. Ovviamente oggi, se abbiamo una domanda riguardo ad un film, uno show televisivo o un fumetto, basta digitarlo su Google e si arriva ad un sito! Ecco, ecco un altro esempio che è appena venuto fuori, proprio ieri. Un'altra cosa che facevo nei primi anni Settanta era registrare i temi dalla televisione, dal mio apparecchietto televisivo con un registratorino a cassette. E questo era un progetto che andava avanti anno dopo anno. Impiegando molto tempo.

Il tema è la sigla iniziale?

[Si, registravo] la sigla iniziale di tutti gli show televisivi. Non solo i miei favoriti: di tutti gli show che riuscivo a prendere. Dovevo tenere una lista con quello che serviva, dovevo programmare in anticipo... non avevo nessun'altra vita: vivevo per i fumetti, per i film e per la televisione. Sistemavo il microfono di fronte al televisore e proprio al momento giusto premevo il pulsante, e al momento giusto spegnevo e mettevo in ordine e indicizzavo tutte queste cose e quando finivo... e a volte facevano repliche dei vecchi show e a volte scambiavo con amici e altri amici in altre parti del Paese e in pochi anni ottenni una collezione di sedici ore di sigle televisive. Ora considera che ogni sigla dura solo un minuto, e sedici ore piene di sigle! E questo venne fuori negli ultimi giorni perchè parlavo con Dan Shane, un nome che ricorre spesso nelle mie conversazioni, parlavamo di come aveva trasferito tutta la mia collezione di dischi LP in CD. La sua ultima impresa, forse la più complicata, mi ha detto che mi avrebbe trasferito le mie vecchie audiocassette con la mia collezione di sigle televisive in CD. Così avrei potuto sentirle di nuovo ogni tanto, e anche proteggerle: non so quanto altro tempo possano durare quei nastri.

E le avresti indicizzate tutte!

Per forza, le mie erano solo in ordine casuale. Erano sul nastro nell'ordine in cui le registravo, che era completamente casuale: nuovi show, vecchi show, e sicuramente non in ordine alfabetico. Mi ha mandato un'email e mi ha detto: quando lo faccio, le vuoi in ordine alfabetico? E io ho detto: ma sei pazzo, come puoi metterle in ordine alfabetico e mentre lo scrivevo mi rendevo conto... perché... le stai mettendo in un file sul computer, con il titolo, poi si può dire al computer di ordinarle alfabeticamente, e quindi il computer le registra in ordine alfabetico in un niente! Ottimo! E dopo ha detto qualcosa come...e poi ho detto, se fai qualcosa del genere, dopo tutto questo lavorone, dopo che le hai messe in ordine alfabetico sui CD, perchè non vai oltre e vedi se riesci a venderle su Ebay? Tieniti i soldi, perché stai facendo una cosa così meravigliosa per me che potresti farne un’altra copia e provare a venderla. E ho detto, ancora, mentre lo scrivevo, pensavo, ormai siamo nel 2008, non nel 1971; ho detto: a meno che non ci siano state altre persone che lo hanno già fatto! [Ride!] E mi ha detto: fammi controllare. E poche ore dopo mi ha risposto, dicendomi, guarda questo sito web. Ed è uscito fuori TV themes.com. [O meglio televisiontunes.com.] E questo tipo aveva... uno proprio come me solo che non aveva nient'altro da fare che prendere la sua collezione e metterla online, ed è una collezione più vasta perchè

[Ann ci chiama dal piano di sotto per il pranzo, tramite l'interfono]

Sta preparando il riso. Bene, magari possiamo interrompere.

[Le foto inserite nell'intervista sono un anacronismo: le ho scattate pochi mesi dopo, durante la mia visita del giugno 2008, mentre Don e Ann mi riaccompagnavano in macchina all'aeroporto. Mostrano la versione, che ancora non esisteva a gennaio 2008, della collezione dei temi televisivi di Don su più CD, amorevolmente digitalizzata, indicizzata e confezionata da Dan Shane, amico di lunga data di Don.]


I personaggi Disney sono © Disney. I personaggi non Disney sono © Don Rosa. Le fotografie e l'intervista sono © Francesco Stajano. La traduzione dall'inglese all'italiano è © Paperinika ed è anch'essa rilasciata sotto la stessa licenza Creative Commons (BY-NC-ND) del testo originale.

1 comment:

Debris said...

Grazie un milione per la traduzione in italiano!!

La Patria riconoscente ^____^

E grazie a G Goria della segnalazione!!!